Tratta dalla “Carta dei diritti del Bambino nello Sport” redatta da Unesco, abbiamo voluto darne una interpretazione del tutto personale, nella visione e nell’etica che muovono il metodo Yogalé.
Eccola qui:
-
Diritto di fare attività motoria per puro piacere
-
Diritto di giocare durante l’attività motoria
-
Diritto di conoscere il proprio corpo e il suo linguaggio
-
Diritto di condividere la gioia della condivisione
-
Diritto di non sentirsi solo
-
Diritto di beneficiare di un ambiente sano e sicuro
-
Diritto di essere trattato con dignità e rispetto
-
Diritto di essere seguito da persone compenetenti
-
Diritto di partecipare ad attività adatte alla sua capacità
-
Diritto di essere inserito in gruppi omogenei senza distinzioni di sesso, fede, cultura, idee politiche dei genitori, provenzienza geografica
-
Diritto di avere tempo per il riposo e la comprensione
-
Diritto di esprimersi senza paragoni
-
Diritto di non essere giudicato nelle attività e nel modo di affrontarle
-
Diritto di non aver voglia di fare attività motoria
(Tratto dal libro: Lo Yoga spiegato ai Bambini: appunti per adulti volenterosi di Lucia Morello)